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La vecchia collezione, composta da oltre 300 esemplari ancora da preparare. |
Sono da sempre un grande amante dei mercatini dell'antiquariato. Spesso le fiere e i negozi di usato e antichità possono riservare occasioni davvero irripetibili. Dal punto di vista entomologico, può capitare di trovare vecchi libri o, addirittura, vecchie collezioni di esemplari.
Verso fine settembre mi sono recato presso l'Ipermercato Dell'Usato e dell'Antiquariato di Via Passaggi Annibale, per lasciare il mio contatto, nel caso vi fossero state occasioni per collezioni di farfalle e/o falene. Il giorno dopo, vengo informato che una cliente desidera vendere una vecchia collezione di farfalle. Che fortuna!
Chiaramente, la mia linea di condotta è quella di non doverla acquistare a prescindere, almeno non prima di averla visionata per bene. Prima di tutto, mi vengono inviate alcune foto; quante ne bastano per farmi capire che la mia idea sul tipo di collezione era alquanto sbagliata. Primo, non si tratta di esemplari già preparati, ma ancora da preparare. Secondo, l'origine sembra essere esclusivamente giapponese. Il 26 settembre, dopo aver ispezionato con calma il materiale, ho deciso di acquistare la collezione, non prima di aver trattato un prezzo quanto meno onesto.
La collezione
Gli esemplari sono custoditi in una sobria scatola da scarpe. Su un lato della scatola, quasi cancellata dal tempo, si legge la scritta rossa 'FARFALLE'. Il contenuto è costituito da cinque pacchetti di plastica di cui quattro contengono un numero di almeno 60-100 esemplari ciascuna; una contiene invece esemplari danneggiati con le ali aperte. Il tutto è accompagnato da due fogli di carta dove viene spiegato, in maniera abbastanza superficiale, come preparare gli esemplari per poterli esporre. Nel complesso, a parte gli esemplari severamente danneggiati, è tutto in ottime condizioni.
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Il contenitore della collezione. |
Origine
Un indicazione interessante sull'origine della collezione, un vecchio stock di esemplari, giunge da uno dei fogli in cui si legge chiaramente il tutolo di una compagnia giapponese, la Fuji Trading Company Limited. La compagnia, fondata nel 1953, si occupava di forniture navali. Due dei sacchetti contenenti le bustine con le farfalle sono della ICO di Genova, una compagnia che si occupava di accessori e utensileria per navi. Risulta abbastanza chiaro il collegamento fra la compagnia genovese e quella giapponese, entrambe specializzate nella fornitura di servizi e componentistica per il settore navale. Ma cosa centrano le farfalle con le navi? Sembrerebbe logico presumere che il defunto proprietario della collezione lavorasse nel settore navale e che, in una occasione, magari tramite contatti giusti o amici, gli sia capitata l'occasione di procurarsi un lotto di farfalle esotiche dai giapponesi. Gli esemplari aperti e danneggiati fanno pensare ad un maldestro tentativo di preparazione.
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Foglio 1. |
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Foglio 2. |
Panoramica
La collezione è costituita da oltre 390 esemplari, appartenenti a più di 70 specie diverse.
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Visione d'insieme della collezione. |
Una attenta analisi di tutte le bustine ha portato alla scoperta di almeno quattro esemplari attaccati seriamente da parassiti; uno risulta completamente distrutto. Gli esemplari attaccati sono stati bonificati e riposti nelle loro bustine.
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Esemplare attaccato dalla larva del coleottero dermestide. |
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Esemplare di Acraea completamente distrutto. |
Tutte le bustine sono contrassegnate da un timbro che rimanda alla località di provenienza o alla data di raccolta. Tutto il materiale può essere suddiviso in due gruppi: il primo, in larghissima maggioranza, è composto da esemplari provenienti dai paesi asiatici come il Giappone, l'India e la Thailandia. Vi sono bellissimi Papilionidi come il
Papilio paris, o la pieride
Hebomoia glaucippe. Il secondo gruppo, costituito da una manciata di bustine (tutte di forma rettangolare), contiene esemplari provenienti dall'America Centrale, come una Antheos raccolta in Yucatan ed alcune Itomiine.
Tenendo conto delle poche date di raccolta, ipotizzerei che gli esemplari sono stati presi tra il 1957 e il 1965; rispettivamente, basandomi sulla data più vecchia e più recente di cui vi è la certezza scritta.
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Gli esemplari danneggiati da un maldestro tentativo di preparazione. |
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Stessi esemplari, ricomposti. |
Le farfalle fuori dalle bustine sono 11, tutte con danni piuttosto seri. Le antenne mancano, praticamente tutte le code dei Papilionidi hanno subito danni e in alcune manca l'addome. In origine molti pezzi erano sparsi sul fondo della scatola, quindi ho dovuto fare un lavoro di raffronto per capire a quali esemplari appartenessero, un po come un puzzle. Una volta associati i pezzi ai giusti esemplari, gli ho suddivisi in altrettante bustine, per poterli riconoscere subito al momento della riparazione. Attualmente ho messo tutto il materiale dentro una scatola entomologica standard. Ciò garantirà degli standard di conservazione decisamente più elevati rispetto ad una scatola da scarpe.
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Lethe europa |
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Gonepteryx mahaguru |
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Anteos sp. |
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Collocazione attuale degli esemplari. |
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