Universo dei Lepidotteri #17 - Falsi occhi e false teste

Molte farfalle presentano delle macchie rotonde o tondeggianti di vario colore sulla parte finale delle ali. A cosa servono tali disegni? L'idea comunemente accettata è che si tratti di uno stratagemma per ingannare i predatori come lucertole e uccelli che, normalmente, attaccano le loro prede mirando direttamente alla testa.

L'eccezionale colorazione delle ali della Leptotes pirithous, con due macchiette ocellari e due codine, richiama la forma delle antenne e degli occhi.

Con questo inganno il colpo del predatore viene indirizzato nel punto più lontano dagli organi vitali dell'insetto, il quale, se anche viene colpito, può scappare via con le ali rotte, ma pur sempre con tutto il corpo intero! In realtà si tratta solo di una supposizione logica, perché nessuno studioso ha mai accertato come l'insetto si avvantaggi di questi particolari disegni. Numerose specie, inoltre, per avvalorare ancor più l'impressione che la loro testa si trovi in posizione opposta a quella vera, sfoggiano delle code alari in prossimità delle macchie: il significato di queste code potrebbe essere quello di imitare la forma delle antenne. In tal modo l'abbinamento di macchie ocellari e code fornisce l'illusione ottica di una "falsa testa", ingannando ancor meglio il predatore.

Iphiclides podalirius con le sue vistose code appuntite.

Questo fenomeno è ben evidente in alcuni Licenidi, tra le quali le Thecla sono le più famose, ma anche in grandi farfalle come le Papilio. Il podalirio (Iphiclides podalirius) è un esempio di farfalla con lunghe code e con macchie di colore arancio che imitano rispettivamente gli occhi e le antenne della farfalla.

Se si conosce poco riguardo all'effetto sui predatori delle "false teste", ci è più chiaro il comportamento di alcune farfalle del genere Thecla. Molte di esse, di provenienza tropicale, sono vistosamente colorate sulla pagina superiore delle ali, ma hanno colori mimetici sul lato inferiore, oppure una serie di bande chiare e scure che servono a confondere il predatore. Alcune specie come la Thecla togarna (licenide originario del Sud America), quando si posano, chiudono le ali e muovono quelle posteriori, dando un'effetto ancor più realistico di una testa che muove le antenne, mentre le vere antenne vengono tenute assolutamente ferme.

Satyrium ilicis, una tecla italiana con una serie di macchie sul margine della ali e due piccole codine.

La T. togarna ha anche una particolare colorazione della pagina inferiore con bande chiare e scure che convergono verso la falsa testa, combinazione cromatica che sembra studiata appositamente per attirare l'attenzione del predatore su quel punto. Inoltre, appena si posa su un fiore, si gira precipitosamente di 180°, rivolgendo la falsa testa nella direzione da cui è arrivata; in questo modo il predatore dovrebbe essere ancora più confuso sul quale sia il capo e quale la coda.

Mentre le farfalle normalmente mantengono la posizione con la testa rivolta verso l'alto, la Panthiades bathildis, licenide originario del Centro America, si posa su superfici verticali con la vera testa rivolta verso il basso. Se osserviamo il disegno seguente, che riproduce l'effetto visivo della farfalla posata, viene immediato anche a noi pensare che la testa vera sia in alto e non in basso.

Panthiades bathildis



Riferimenti:
  • Panzetti. P., Peruzzo A., Pitton. L., Rosa P., Vercellini G., 2003-2004 - Le farfalle più belle del mondo - Alberto Peruzzo Editore SRL, Milano, 250 pp.
  • Peruzzo A., Pitton L., Vercellini G., 2007 - La natura in 1000 forme e colori, vere farfalle da collezione - Alberto Peruzzo Editore & Geoworld Srl, Milano, 180 pp.
Errata corrige
Nella prima immagine il nome della specie veniva indicato come "Syntarucus pyrithous", mentre ad oggi il nome corretto è Leptotes pirithous (Syntarucus pirithous è considerato sinonimo). Il disegno della tecla vista dall'alto era precedentemente riferito a "Thecla linus", un taxon inesistente. La specie è in realtà Panthiades bathildis, farfalla appartenente alla sottofamiglia delle Theclinae. Per questa correzione ringrazio il sito learn about Butterflies di Adrian Hoskins.

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