Universo dei Lepidotteri #19 - L'alimentazione delle farfalle

In genere le farfalle e le falene si nutrono di sostanze liquide assunte attraverso la spirotromba. Esistono comunque alcuni Lepidotteri che si nutrono di polline, come le Heliconius tra le farfalle, e i Micropterigi tra le falene; inoltre molte falene non hanno neanche la spirotromba e quindi non si nutrono affatto.

Le farfalle apprezzano ogni tipo di nettare e vengono guidate ai fiori dalla vista (preferendo spesso fiori rossi, viola e blu) e dall'odorato. Sebbene il nettare sia la risorsa alimentare più importante, molte specie possono sostituirlo, o integrare la propria dieta con altre sostanze zuccherine o saline. Per esempio sono molto apprezzati i liquidi zuccherini presenti nei frutti maturi e marcescenti.

Caligo idomeneus, farfalla tipica delle foreste sudameticane.

C'è un trucco adottato dagli entomologi per avvicinare alcune farfalle dal volo veloce, come le Charaxes: basta mettere per terra frutti fermentati, magari imbevuti di birra, sostanza che le attirano ancor di più. Le farfalle del genere Caligo sono particolarmente ghiotte dei liquidi zuccherini presenti nelle banane.

Molte farfalle di montagna sono spesso alla ricerca di sali minerali; accade così che alcuni intrepidi esemplari si avvicinino addirittura agli uomini per succhiare i sali presenti nel sudore. Altre fonti ricche di sostanze saline sono gli escrementi liquidi e solidi degli animali selvatici o da allevamento; non c'è quindi da stupirsi quando si vedono piccole nuvole di farfalle accalcarsi nei prati dove sono passate delle mandrie a pascolare. Anche i sali disciolti del terreno sono ottimi integratori, basti pensare a tutti quei Lepidotteri che si posano vicino alle pozze, nei sentieri riparati, oppure sulle sponde dei torrenti, per bere direttamente dalla terra umida.

Alcune farfalle, come le Pseudacraea africane, trovano i minerali necessari nello sterco.

Spesso questi esemplari sono solo maschi, probabilmente perché alcuni elementi, come il sodio, sono fondamentali per la creazione delle spermatofore che vengono passate alle femmine durante l'accoppiamento. Inoltre la ricerca del sodio si spiega anche con il fatto che è un sale molto importante per il funzionamento del sistema nervoso. Alcune falene tropicali possono succhiare le lacrime dagli occhi degli animali o addirittura il loro sangue! Non a caso, le falene del genere Calyptra, sono note comunemente come falene vampiro proprio per le loro peculiari abitudini alimentari.


Riferimenti:
  • Panzetti. P., Peruzzo A., Pitton. L., Rosa P., Vercellini G., 2003-2004 - Le farfalle più belle del mondo - Alberto Peruzzo Editore SRL, Milano, 250 pp.

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