Universo dei Lepidotteri #21 - Il corteggiamento e l'accoppiamento

Per tutti gli esseri viventi la riproduzione assume senza dubbio un ruolo di fondamentale importanza. Parlando di farfalle, gran parte dell'attività diurna è indirizzata alla ricerca del partner; i maschi, durante la stagione riproduttiva, che per molte specie coincide con l'intera vita da adulto, dedicano più tempo alla ricerca della femmina e ai combattimenti tra simili che alle proprie necessità alimentari. Le femmine, al contrario, sono costantemente impegnate nella ricerca delle piante nutrici su cui deporre le proprie uova.

L'accoppiamento di Zygaena carniolica.

L'incontro tra i due sessi avviene soprattutto grazie a segnali chimici e visivi. Nelle falene l'incontro è permesso solo dall'emissione di particolari sostanze chimiche, chiamate feromoni, rilasciate nell'aria dalle femmine e percepite dai sensilli posti sulle antenne dei maschi. Questi sono in grado di riconoscere i feromoni rilasciati da una femmina della stessa specie anche a diversi chilometri di distanza. Nelle farfalle, durante l'attività diurna,risulta spesso più importante l'approccio visivo: i maschi cercano attivamente le femmine, seguendo criteri più o meno diversificati, mediante la vista. Gli stimoli olfattivi sono comunque importanti, ma vengono prodotti solo in un secondo momento.

Accoppiamento del Polyommatus coridon. La femmina ha un colore di fondo marroncino-chiaro.

Nelle farfalle è sempre il maschio che compie i primi passi per il corteggiamento. È difficile catalogare tutte le diverse strategie, anche se due di queste risultano le più utilizzate: l'attesa della femmina in territori protetti da potenziali rivali e la ricerca attiva della femmina. In questi casi più maschi lottano tra loro per il possesso di una femmina o del territorio dove essa può fermarsi, ma esistono anche casi in cui diversi maschi convergono in un luogo di corteggiamento comune sulle sommità delle colline o su punti rialzati del paesaggio.

L'Eliconina Dryas julia, di cui il maschio si riconosce per il colore più chiaro.

Le femmine attraversano questi territori e ne escono non appena trovano il partner scelto. Spesso il corteggiamento è abbinato a spettacolari danze da parte del maschio, o di entrambi, che facilitano la diffusione nell'aria dei feromoni a breve distanza. Esistono, tuttavia, delle specie che non dedicano tempo al corteggiamento e pensano solo all'atto riproduttivo. Nel caso dell'apollo, il maschio può accoppiarsi con la femmina quando quest'ultima, appena uscita dalla crisalide, non ha ancora disteso le ali. Le femmine di Saturnia pavonia rilasciano feromoni quando ancora sono nel bozzolo e la fase di crisalide è giusta a maturazione, così che, appena sfarfallate, possono trovare subito un maschio con cui unirsi.

Accoppiamento di Cethosia hypsea.

L'accoppiamento avviene sempre con le parti terminali degli addomi a contatto, quindi le due farfalle non hanno mai modo di vedersi direttamente. La durata può essere una questione di minuti o di ore a seconda della specie. I Parnassius, ad esempio, impiegano molto tempo perché i maschi producono una formazione cornea, chiamata sphragis, che impedisce la fecondazione della femmina da parte di altri maschi. In genere, però, maschi e femmine possono accoppiarsi più volte. Terminato il momento di copula, i due partner si allontanano e non avranno più modo di incontrarsi. Solo in alcuni casi di specie tropicali il maschio assiste la femmina durante la deposizione per scacciare i rivali che tentino di accoppiarsi con lei.

Accoppiamento del papilionide Graphium agamemnon.


Riferimenti:
  • Panzetti. P., Peruzzo A., Pitton. L., Rosa P., Vercellini G., 2003-2004 - Le farfalle più belle del mondo - Alberto Peruzzo Editore SRL, Milano, 250 pp.

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