Universo dei Lepidotteri #23 - L'alimentazione dei bruchi

Trovare la specie vegetale adatta è fondamentale per la sopravvivenza dei bruchi. Al momento della nascita essi devono già essere sulla loro pianta nutrice, o nelle immediate vicinanze, per iniziare ad alimentarsi il prima possibile. Solo in pochissimi casi, infatti, la femmina abbandona le uova sul terreno dal quale il bruco dovrà cercare la sua pianta nutrice.

Bruco della falena Antheraea yamamai mentre si nutre della foglia di una quercia. La specie è originaria dell'Asia, ma è stata introdotta in Europa per sfruttare la seta dei suoi bozzoli, proprio come nel caso del baco da seta; la sua produzione è però di qualità inferiore.

Spesso il primo pasto è l'involucro dell'uovo, ma un'attimo dopo inizia a mangiare la pianta su cui si trova. Quasi tutti si nutrono esclusivamente di foglie, ma qualche specie si ciba anche delle capsule dei semi (l'aurora, Anthocharis cardamines) o dei fiori (molti Licenidi). Altri, addirittura, sono insettivori (il licenide Maculinea arion).

Il bruco di un'altra anteraea, Antheraea pernyi, anch'esso divoratore di foglie di quercia.

Le piante alimentari dei bruchi sono prevalentemente angiosperme, con l'eccezione di qualche specie che si nutre a spese di conifere, come la processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa) e l'isabella (Graellsia isabellae). Alcuni bruchi di falene mangiano muschi, licheni, radici o il legno delle piante. Alcune specie di Licenidi, come le Maculinea, ricevono ospitalità nei formicai dove si nutrono delle larve della colonia di formiche. Esistono anche falene, come le tignole, che allo stadio larvale si cibano di lana e varie pellicce. A volte i bruchi possono presentare fenomeni di cannibalismo, motivo per cui le femmine adulte evitano di deporre più di un nuovo sulla stessa foglia o addirittura sulla stessa pianta.

Il bruco dell'atlante, Attacus atlas, alla prima età. Si ciba di ligustro, tipica pianta da siepe. È originario del Sud Est asiatico e, all'ultima età, può superare i 10 cm di lunghezza.

Un tipico bruco di saturnide.



Riferimenti:
  • Panzetti. P., Peruzzo A., Pitton. L., Rosa P., Vercellini G., 2003-2004 - Le farfalle più belle del mondo - Alberto Peruzzo Editore SRL, Milano, 250 pp.

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