Il mimetismo criptico, dal greco
kryptòs (kriptòs = nascosto), è il fenomeno per cui certi animali imitano la forma e i colori di una foglia, di un ramo o della corteccia di un albero per non essere visti. Lo scopo di questa "semplice" forma di mimetismo è di nascondersi ai predatori; viene attuato da tutte quelle specie di insetti indifesi, per i quali la capacità di nascondersi nell'ambiente circostante rappresenta l'unica possibilità di sopravvivenza.
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L'insetto foglia gigante (Phyllium giganteum) è un perfetto esempio di mimetismo critico negli insetti. |
Ovviamente non solo le farfalle adulte si possono camuffare alla perfezione, ma anche i bruchi e le pupe hanno bisogno di una protezione, perché hanno una minore possibilità di fuggire all'attacco di un predatore; troviamo così bruchi che imitano ramoscelli (come nel caso dei Geometridi), oppure che ricordano lo sterco di uccelli (come nel caso degli stadi giovanili di molte Papilionidi) e crisalidi che hanno lo stesso colore del luogo in cui si impupano.
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Gli insetti stecco imitano la forma dei rami delle piante. |
Nelle farfalle è particolarmente visibile la differenza di colorazione tra la pagina superiore delle ali, spesso ricca di colori sgargianti, in forte contrasto con quella inferiore, con tinte più smorzate ed uniformi, come nel caso delle splendide farfalle
Morpho sudamericane. Ma esempi famosi si trovano anche in Italia, come le
Polygonia e le
Hipparchia, che presentano ali frastagliate e un disegno che le rende invisibili quando si posano in terra o tra le foglie secche
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L'eccezionale forma frastagliata delle ali della Polygonia c-album. |
Esistono quindi due strategie di base a seconda che l'insetto imiti la forma degli elementi inanimati presenti nell'ambiente (omomorfia), oppure imiti il colore dell'ambiente in cui vive (omocromia).
In molti casi entrambi gli aspetti del mimetismo criptico sono riscontrabili sullo stesso individuo, come avviene nel caso delle incredibili farfalle foglia del genere
Kallima, che vivono nel Sud-Est asiatico: quando si trovano nella posizione di riposo, le loro ali hanno la forma e il colore di una foglia secca. La perfezione è tale che le ali posteriori presentano due piccole code che simulano il picciolo della foglia, mentre i disegni alari ricordano la nervatura centrale e le macchiette che ricordano i danni provocati dalle muffe.
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La farfalla foglia Kallima, un magnifico esempio di mimetismo omocromatico e morfocromatico. |
Esiste anche un'altra forma di mimetismo criptico, che non è di tipo difensivo, ma offensivo. Tale fenomeno si osserva quando l'animale è al tempo stesso imitatore e cacciatore; in tal caso viene denominato "mimetismo aggressivo". Alcuni casi famosi sono quelli che riguardano le mantidi religiose o molti ragni Tomisidi (ragni granchio), i quali si mimetizzano con le piante o con i fiori e attendono che la sventurata preda passi loro accanto per catturarla. Nel regno animale i casi di mimetismo criptico difensivo e offensivo sono molto comuni. Basti pensare ai camaleonti, che si nascondono perfettamente imitando il colore dei rami e delle foglie, oppure ai leoni, che hanno la stessa tonalità del suolo della savana per non essere riconosciuti dalle loro prede.
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Mantide religiosa (Manthis religiosa). |
Riferimenti:
- Panzetti. P., Peruzzo A., Pitton. L., Rosa P., Vercellini G., 2003-2004 - Le farfalle più belle del mondo - Alberto Peruzzo Editore SRL, Milano, 250 pp.
- Peruzzo A., Pitton L., Vercellini G., 2007 - La natura in 1000 forme e colori, vere farfalle da collezione - Alberto Peruzzo Editore & Geoworld Srl, Milano, 180 pp.
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