Svelato il segreto delle farfalle dalle ali di vetro

In una recente pubblicazione dal titolo 'The role of random nanostructures for the omnidirectional anti-reflection properties of the glasswing butterfly' (che potremmo tradurre come "Il ruolo delle nanostrutture casuali per le proprietà omnidirezionali anti-refrazione della farfalla dalle ali di vetro") si parla di una farfalla appartenente ad un genere davvero peculiare.

Gli scienziati del Karlsruhe Institute of Technology (KIT) si sono focalizzati sull'aspetto più appariscente della farfalla neotropicale Greta oto, meglio note come farfalla dalle ali di vetro, o 'glasswinged butterfly' in inglese. Nell'immaginario collettivo, siamo abituati a farfalle che hanno ali completamente colorate. Nello specifico, sono davvero pochissime le specie che presentano delle aree trasparenti sulle proprie ali. Esse sembrano uscite da dalla fantasia di qualche eccentrico artista, o da una fiaba. In realtà, è una delle ennesime meraviglie derivate da quello straordinario processo naturale noto come evoluzione. In termini tecnici, la ragione per cui le ali risultano trasparenti è dovuto al fatto che riflettono a malapena la luce. Il risultato dello studio della superficie trasparente ha rivelato che essa è ricoperta da una miriade nano-strutture (simili a pilastri) di varia dimensione e altezza, distribuite in modo del tutto casuale. Grazie a questa particolare "configurazione" le ali sono soggette ad una bassissima rifrazione della luce non solo dall'alto, ma anche da tutte le angolazioni. In termini di sopravvivenza si traduce in una minore possibilità di essere individuata dai predatori, quindi mangiata.

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