Le farfalle dell'Acquario di Genova, recensione negativa

Chi vive nel capoluogo ligure non deve necessariamente percorrere migliaia di chilometri per andare ad osservare dal vivo farfalle tropicali. Infatti la struttura dell'Acquario di Genova ospita uno spazio dove è possibile ammirare da vicino farfalle tropicali originarie del Sud-America e dell'Asia.

L'Acquario di Genova nel 2007.

In origine le farfalle erano ospitate dentro la Biosfera di Renzo Piano, una sfera di vetro e acciaio costruita nel 2001, collocata nelle immediate vicinanze dell'Acquario. Al suo interno le farfalle avevano modo di volare in uno spazio discretamente ampio (almeno 200 mq), ricco di vegetazione, in compagnia di alcune specie di uccelli e rettili esotici. Almeno fino al 2012 era ancora possibile ammirare le farfalle all'interno della Biosfera, acquistando un biglietto specifico. Oggi, per ammirare le stesse specie è necessario visitare il Giardino Tropicale “Un battito d’ali” acquistando il biglietto dell'Acquario, per poi acquistare un'altro all'interno dell'acquario stesso.

La Biosfera di Renzo Piano nel 2008.

L'ultima volta che ho messo piede alla Biosfera è stato ad ottobre dell'anno scorso. Quel giorno ebbi modo di constatare di persona che al suo interno non volava più alcuna farfalla. Mi fu detto che il trasloco era stato adottato come soluzione all'eccessiva predazione da parte degli altri ospiti della struttura, soprattutto uccelli. Che dire, è la legge della natura; prede e predatori. In un ambiente creato artificialmente sta all'uomo assicurarsi che non si verifichino situazioni di eccessivo squilibrio in tal senso. Il 25 agosto di quest'anno ho deciso di visitare la nuova location delle farfalle tropicali a Genova con una buona dose di curiosità, ma anche con l'intento di farne una bella recensione.

Pannello descrittivo.

L'allevamento di farfalle è una attività che necessita di determinati requisiti. Questi devono rispondere a esigenze di carattere biologico e di spazio. Tutte le farfalle sono abituate a vivere in ambienti aperti dove vi è una luce diffusa e omogenea. Vi faccio un esempio: catturo una farfalla e la porto in una stanza dove ci sono quattro finestre, una per ciascun lato, quindi mi vado a posizionare esattamente al centro. Nell'istante in cui io aprirò la scatola dove la povera bestiola è rinchiusa, essa si dirigerà rapidamente verso una delle quattro finestre. Tale comportamento deriva da un istinto ancestrale che spinge la farfalla a volare verso la fonte luminosa più forte. La serra ideale per le farfalle deve avere tutti i lati trasparenti, in modo da ricreare quelle condizioni di luce essenziali per una buona vivibilità degli individui. Purtroppo questo requisito non è minimamente rispettato al Giardino Tropicale.

Morpho peleides posate in prossimità del vetro da cui filtra la luce solare.

La stanza che ospita le farfalle si trova al secondo piano, verso la fine del percorso. Oltre ad aver già speso 24 euro per il biglietto standard dell'Acquario, giunto dall'entrata del Giardino Tropicale, ho dovuto acquistare un ulteriore biglietto al costo di 2 euro.

Femmina di Morpho peleides con le ali distese.

Appena entrati, sulla destra, sono collocati due pannelli espositivi che introducono il visitatore al mondo dei Lepidotteri. Al centro dei suddetti pannelli vi è una finestrella attraverso la quale è possibile vedere le crisalidi, appese in maniera ordinata. La stanza di per se non è molto grande, ma in quanto a volume posso dire che è accettabile.

Morpho peleides con le ali estremamente danneggiate.

Fra le piante presenti, oltre ad alcuni Ficus, c'è anche la lantana i cui fiori di solito sono molto apprezzati, soprattutto Papilionidi. Il primo aspetto negativo che mi salta all'occhio è il soffitto chiuso. Questo crea quell'effetto che io chiamo "luce in fondo al tunnel", per cui le farfalle tenderanno sempre ad andare verso il punto da cui arriva la fonte luminosa del sole. Non mi riesce difficile avvicinarmi per immortalare i primi individui. Fra le specie presenti posso osservare svariati esemplari di Morpho peleides, specie molto comune e apprezzata negli allevamenti di farfalle tropicali.

Morpho peleides in accoppiamento. La maggior parte degli individui si concentra contro lo stesso vetro.

Sul pavimento c'è anche una specie meno nota, ma altrettanto comune nel paese di origine: la Colobura dirce.

Colobura dirce, famiglia Nymphalidae. Questa specie è originaria del Messico e del Paraguay.
Colobura dirce si nutre su una mensa per farfalle.

Lungo il lato Sud, sempre sul pavimento, ci sono altre due specie interessanti. La prima è la Kallima inachus, anche nota come farfalla foglia indiana.

Kallima inachus, anch'essa posata vicino al vetro.

La seconda è un altro grande classico degli allevamenti di farfalle, la Siproeta stelenes, meraviglioso ninfalide di origine neotropicale.

Siproeta stelenes posata vicino ad un angolo.

Fra tutte c'è la farfalla migratrice più famosa, Danaus plexippus; ne ho visti due esemplari.

Danaus plexippus posato contro il vetro.

C'è anche qualche esemplare di Caligo, le grandi farfalle civetta. La specie dovrebbe essere Caligo idomeneus.
Caligo con le ali danneggiate.

Degne di nota sono le due mangiatoie per farfalle, elementi più che ottimi per garantire una fonte di nutrimento adeguata. Giunto in prossimità dell'uscita ecco un grave aspetto negativo: totale assenza di schede esplicative delle specie presenti!

Caligo posata su una foglia.

Mettere delle schede esplicative sulle specie avrebbe una importante valenza divulgativa e costituirebbe un bell'arricchimento per i visitatori.

La mangiatoia per farfalle.

Attualmente il Giardino Tropicale dell'Acquario è l'unico posto in Liguria dove è possibile osservare farfalle tropicali vive. Diciamo che può rappresentare una valida occasione per far ammirare ai bambini grandi farfalle esotiche, tanto belle quanto delicate. Tuttavia non si può tralasciare l'aspetto che riguarda l'idoneità della struttura ad ospitare delle farfalle tropicali che, se non fosse ancora chiaro, hanno esigenze non solo di spazio, ma anche di distribuzione luminosa. Mi dispiace, ma il mio parere non può che essere negativo.

Caligo sp.

Nell'immagine qui sotto ho rappresentato in maniera molto schematica la situazione che si verifica all'interno del Giardino Tropicale: soffitto e pavimento (indicati in blu) sono superfici attraverso cui non passa la luce solare. I vetri laterali (indicati in verde), sono le superfici che lasciano passare la luce solare. Le frecce rosse rappresentano le direzioni in cui le farfalle tenderanno a volare in quella specifica situazione. La maggior parte si dirigerà verso la parete Sud (a sinistra), dove la luce è più forte. Alcune, saltuariamente, tenderanno ad andare verso la parete opposta.

Direzione di volo delle farfalle presso il Giardino Tropicale.

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