Universo dei Lepidotteri #47 - Kallima inachus

La Kallima inachus, comunemente nota come farfalla foglia indiana, è diffusa nel Sud Est asiatico. Più in particolare vola nella Cina centrale ed orientale, in Giappone e in India sulla catena himalayana e nelle province di Pachmarhi, Ghats e Bihar. Una sottospecie (formosana) si trova nell'isola di Formosa.

Maschio, lato superiore.

Famiglia: Nymphalidae
Sottofamiglia: Nymphalinae
Tribù: Kallimini

La farfalla foglia è l'esempio più famoso di mimetismo criptico tra i Lepidotteri. La Kallima è in grado di confondersi nell'ambiente circostante imitando con precisione una foglia secca, non solo per il colore della pagina inferiore delle ali, ma anche per la forma.

Lato inferiore indicato col simbolo del triangolo.

Quando ammiriamo la Kallima con le ali aperte, osserviamo gli splendidi toni azzurro e arancio che ornano le ali, in netto contrasto con l'apice bruno-nerastro. La bellezza dei colori si accompagna all'eleganza della forma, che però non ha un fine puramente estetico, ma bensì funzionale. Infatti, se guardiamo la pagina inferiore, scopriamo un'incredibile colorazione che imita perfettamente quella di una foglia secca. La perfezione è tale che vengono imitati anche piccoli particolari come la nervatura centrale delle foglie, il picciolo (formato dalle code) e più in generale tutta la forma.

Vi sono addirittura due piccole macchiette trasparenti che ricordano le lacerazioni che si producono nelle foglie morte, e piccoli segni circolari che simulano l'azione delle muffe. Ogni esemplare di Kallima è diverso dall'altro: il colore della pagina inferiore delle ali può essere più chiaro o più scuro, con forti contrasti che evidenziano meglio alcuni caratteri come le finte nervature.

Kallima inachus posata su un ramo.

La K. inachus, come tutte le specie ad essa affini, vive nelle aree forestali dove può facilmente nascondersi tra la vegetazione. Ha un volo sicuro e diretto; appena viene disturbata o si sente in pericolo chiude le ali accostandole perfettamente l'una all'altra, quindi scompare alla vista del potenziale predatore, come già osservò A. R. Wallace nel suo viaggio nell'arcipelago malese.

Il bruco della farfalla foglia indiana è nero ed appare vellutato con spine rosse e lunghi peli gialli. Si ciba di alcune piante come la Girardinia, la Strobilanthes e l'Acanthus.

Tutte le farfalle foglia appartengono alla tribù dei Kallimini che comprende attualmente 4 generi. Fra questi abbiamo Kallima (le farfalle foglia indiane), Doleschallia (comprendente una dozzina di specie), Catacroptera (rappresentato dalla sola specie C. cloanthe) e Mallika (rappresentato dalla sola specie M. jacksoni).

Una farfalla foglia originaria della Malesia, la Doleschallia bisaltide.

Il nome del genere Kallima deriva dal greco "kàllistos" e significa bellissimo. Non ci sono altri aggettivi, infatti, per descrivere queste farfalle orientali. In totale le specie di Kallima sono una decina e si assomigliano molto tra di loro, perché la pagina inferiore delle ali riproduce sempre la forma e il colore di una foglia secca.

Kallima paralekta, proveniente da Sumatra.

Oltre alla Kallima inachus sono famose la K. paralekta, diffusa nelle isole di Giava e Sumatra. Le specie K. horsfieldi e K. philarchus, indiane, hanno la pagina superiore interamente azzurra con disegni bianchi e neri. Alcune femmine hanno il lato superiore delle ali marrone, senza il classico colore azzurro. Tutte le specie sono ghiotte di liquidi zuccherini e si trovano facilmente sulla frutta matura caduta a terra, mentre difficilmente si vedono sui fuori.

Anartia amathea, una delle farfalle nordamericane più belle, originariamente inclusa nella stessa tribù delle Kallima.

La tribù dei Kallimini è stata recentemente ridotta sulla base del sequenziamento dei genomi di vari generi di farfalle strettamente imparentati fra loro. Erano precedentemente incluse le farfalle diadema (Hypolimnas) e le farfalle perla (Salamis); le Siproeta, tre specie sudamericane che hanno ali simili ad eliconine; la Napeocles jucunda, splendida farfalla sudamericana ed unico rappresentante del suo genere; le Anartia, meravigliose farfalle nord-americane, infine le Junonia, conosciute in una cinquantina di specie diffuse in tutto il mondo ad eccezione dell'Europa e dell'Asia temperata.

Esemplare di Junonia westermanni, Repubblica Centro Africana.

Queste ultime ricordano per forma delle ali le nostre vanesse. Le Junonia africane vengono considerate tra le farfalle più belle per la forma delicata dei disegni e le tonalità dei colori. Molte specie, inoltre, hanno le ali ornate da grandi occhi, vagamente simili a quelli presenti sulla vanessa occhio di pavone (Inachis io).

Junonia rhadama, anch'essa proveniente dalla Repubblica Centro Africana.



Riferimenti:
  • Panzetti. P., Peruzzo A., Pitton. L., Rosa P., Vercellini G., 2003-2004 - Le farfalle più belle del mondo - Alberto Peruzzo Editore SRL, Milano, 250 pp.
  • Peruzzo A., Pitton L., Vercellini G., 2007 - La natura in 1000 forme e colori, vere farfalle da collezione - Alberto Peruzzo Editore & Geoworld Srl, Milano, 180 pp.
  • nymphalidae.net (2015) - The subfamily NYMPHALINAE

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