L'Ornithoptera priamus, anche nota comunemente come ornitottera di Priamo, vola in Nuova Guinea, nelle Molucche e nelle regioni settentrionali dell'Australia. Ne esistono numerose sottospecie, circa una ventina, distribuite nelle diverse isole attorno alla Nuova Guinea e alle Isole Salomone.
È una splendida farfalla dalle enormi dimensioni: la sua apertura alare può raggiungere i 18 cm nei maschi e addirittura i 21 cm nelle femmine! La dimensione e la superficie alare non sono le uniche differenze tra i due sessi; le femmine, infatti, hanno una colorazione di fondo scura, con pennellate di diverse sfumature, dal grigio al giallognolo al bianco, mentre i maschi sono facilmente riconoscibili per il verde intenso.
Famiglia: Papilionidae
Sottofamiglia: Papilioninae
Tribù: Troidini
Il motivo di questa evidente differenza cromatica si spiega con il fatto che la femmina ha bisogno di rimanere nascosta nella foresta e non deve essere notata dai predatori, al fine di poter deporre indisturbata le uova. Il maschio ha una colorazione molto evidente, utile a proteggerlo grazie alle sostanze tossiche accumulate durante lo stadio larvale. I bruchi si cibano delle piante di Aristolochia, ben note per la loro tossicità: il grande addome giallo adempie alla funzione di segnale di avvertimento per i predatori. Anche la femmina, seppur in misura minore, ha la parte dell'addome e il retro delle ali con colori di avvertimento giallo e nero.
L'ornitottera vola in alto attorno alle cime degli alberi della foresta, eccetto al mattino presto e nel tardo pomeriggio. È ghiotta di fiori di ibisco e delle specie locali di bougainvillea. Vola tutto l'anno, tranne in Australia, dove presenta 2 o 3 sfarfallamenti stagionali.
Il bruco si nutre a spese di diverse piante di Aristolochia; ha una colorazione variabile dal grigio al nero e presenta varie protuberanze che, all'ultimo stadio, diventano lunghe spine carnose ed acuminate che incutono un certo timore. La crisalide è grossa e tozza e si mimetizza bene tra le foglie secche.
La distribuzione dell'ornitottera di priamo e delle sue sottospecie è una caso molto studiato in zoologia, soprattutto per capire quei meccanismi ambientali che portano alla formazione di specie a se stanti.
L'O. priamus priamus, sottospecie nominotipica, facilmente riconoscibile per il colore verde delle ali, vive nell'Isola Ambone e Serang. L'altra sottospecie, O. priamus urvillianus, con le ali blu, si trova nelle Isole Salomone e nella Nuova Irlanda, mentre la forma con le ali gialle, O. croesus, che vive nelle Isole Molucche, viene considerata una buona specie. Queste popolazioni sono rimaste isolate le une dalle altre da tratti di mare, quindi non hanno potuto riprodursi tra loro scambiando i propri corredi genetici. Ogni popolazione ha così sviluppato una particolare caratteristica, talvolta facilmente riconoscibile per il colore delle ali, e si è evoluta in differenti sottospecie e forme geografiche. Queste, con il passare di migliaia di anni, possono ulteriormente evolversi in specie distinte.
Le ornitottere sono le più grandi farfalle al mondo e per molti appassionati sono anche le più belle. Per secoli i naturalisti che hanno viaggiato nelle terre remote della Nuova Guinea sono rimasti affascinati dalla loro grazia, abbinata ad un volo sicuro e possente. Le femmine hanno delle enormi ali che le portano ad avere aperture alari anche superiori a 25 cm, come nel caso della ornitottera della regina Alessandra, Ornithoptera alexandrae; i primi naturalisti inglesi che scoprirono le Ornithoptera nel XVIII secolo le chiamarono "birdwing butterflies", cioè farfalle dalle ali di uccello.
I maschi delle ornitottere sono più piccoli delle femmine e posseggono colori sgargianti: dal giallo al verde, dall'arancione al blu, su un fondo nero vellutato. Proprio a causa della loro bellezza queste farfalle sono sempre state ricercate dai collezionisti di tutto il mondo; considerando che si tratta di specie rare, alcune sono attualmente minacciate di estinzione, tanto che l'Ornithoptera alexandrae è una delle specie animali più protette al mondo. Per fortuna si possono allevare quasi tutte le specie ed è possibile acquistarle, con i dovuti permessi, senza rischiare di estinguerle. I principali nemici delle ornitottere sono però il deforestamento selvaggio e la "civilizzazione" con tutti i suoi aspetti negativi, dall'inquinamento all'incendio sistematico dei boschi in cui vivono le diverse specie.
Per contro, alcuni villaggi locali praticano l'allevamento di queste farfalle. Quando negli anni '80 venne proibito il commercio dell'ornitottera della regina Alessandra, le popolazioni dei Papua, che vivevano allevandola e commerciandola, dovettero vendere le loro terre ad un produttore di olio di palma. Ma la nuova coltivazione distrusse gran parte dell'ambiente, portando la specie ancor più vicina al destino dell'estinzione. È quindi meglio incoraggiare un commercio solidale con le popolazioni locali piuttosto che incentivarle a distruggere le foreste per vendere il legname o piantare colture estranee che compromettono l'ambiente circostante.
In generale le Ornithoptera si trovano soltanto nella Regione Indo-Australiana, dalle isole dell'arcipelago indonesiano fino all'Australia settentrionale. In tutto ne sono conosciute almeno 13 specie, ma alcune, come l'ornitottera di Priamo, hanno numerose sottospecie che vivono nelle diverse isole dei vari arcipelaghi.
Riferimenti:
È una splendida farfalla dalle enormi dimensioni: la sua apertura alare può raggiungere i 18 cm nei maschi e addirittura i 21 cm nelle femmine! La dimensione e la superficie alare non sono le uniche differenze tra i due sessi; le femmine, infatti, hanno una colorazione di fondo scura, con pennellate di diverse sfumature, dal grigio al giallognolo al bianco, mentre i maschi sono facilmente riconoscibili per il verde intenso.
Famiglia: Papilionidae
Sottofamiglia: Papilioninae
Tribù: Troidini
Maschio. |
Il motivo di questa evidente differenza cromatica si spiega con il fatto che la femmina ha bisogno di rimanere nascosta nella foresta e non deve essere notata dai predatori, al fine di poter deporre indisturbata le uova. Il maschio ha una colorazione molto evidente, utile a proteggerlo grazie alle sostanze tossiche accumulate durante lo stadio larvale. I bruchi si cibano delle piante di Aristolochia, ben note per la loro tossicità: il grande addome giallo adempie alla funzione di segnale di avvertimento per i predatori. Anche la femmina, seppur in misura minore, ha la parte dell'addome e il retro delle ali con colori di avvertimento giallo e nero.
Femmina. |
L'ornitottera vola in alto attorno alle cime degli alberi della foresta, eccetto al mattino presto e nel tardo pomeriggio. È ghiotta di fiori di ibisco e delle specie locali di bougainvillea. Vola tutto l'anno, tranne in Australia, dove presenta 2 o 3 sfarfallamenti stagionali.
Una femmina di ornitottera priamo in posizione di riposo. |
Il bruco si nutre a spese di diverse piante di Aristolochia; ha una colorazione variabile dal grigio al nero e presenta varie protuberanze che, all'ultimo stadio, diventano lunghe spine carnose ed acuminate che incutono un certo timore. La crisalide è grossa e tozza e si mimetizza bene tra le foglie secche.
La distribuzione dell'ornitottera di priamo e delle sue sottospecie è una caso molto studiato in zoologia, soprattutto per capire quei meccanismi ambientali che portano alla formazione di specie a se stanti.
Tre esempi di Ornithoptera con colorazioni totalmente differenti. |
L'O. priamus priamus, sottospecie nominotipica, facilmente riconoscibile per il colore verde delle ali, vive nell'Isola Ambone e Serang. L'altra sottospecie, O. priamus urvillianus, con le ali blu, si trova nelle Isole Salomone e nella Nuova Irlanda, mentre la forma con le ali gialle, O. croesus, che vive nelle Isole Molucche, viene considerata una buona specie. Queste popolazioni sono rimaste isolate le une dalle altre da tratti di mare, quindi non hanno potuto riprodursi tra loro scambiando i propri corredi genetici. Ogni popolazione ha così sviluppato una particolare caratteristica, talvolta facilmente riconoscibile per il colore delle ali, e si è evoluta in differenti sottospecie e forme geografiche. Queste, con il passare di migliaia di anni, possono ulteriormente evolversi in specie distinte.
Le ornitottere sono le più grandi farfalle al mondo e per molti appassionati sono anche le più belle. Per secoli i naturalisti che hanno viaggiato nelle terre remote della Nuova Guinea sono rimasti affascinati dalla loro grazia, abbinata ad un volo sicuro e possente. Le femmine hanno delle enormi ali che le portano ad avere aperture alari anche superiori a 25 cm, come nel caso della ornitottera della regina Alessandra, Ornithoptera alexandrae; i primi naturalisti inglesi che scoprirono le Ornithoptera nel XVIII secolo le chiamarono "birdwing butterflies", cioè farfalle dalle ali di uccello.
Ornithoptera victoriae, proveniente dalle Isole Salomone, dedicata alla regina Vittoria. |
I maschi delle ornitottere sono più piccoli delle femmine e posseggono colori sgargianti: dal giallo al verde, dall'arancione al blu, su un fondo nero vellutato. Proprio a causa della loro bellezza queste farfalle sono sempre state ricercate dai collezionisti di tutto il mondo; considerando che si tratta di specie rare, alcune sono attualmente minacciate di estinzione, tanto che l'Ornithoptera alexandrae è una delle specie animali più protette al mondo. Per fortuna si possono allevare quasi tutte le specie ed è possibile acquistarle, con i dovuti permessi, senza rischiare di estinguerle. I principali nemici delle ornitottere sono però il deforestamento selvaggio e la "civilizzazione" con tutti i suoi aspetti negativi, dall'inquinamento all'incendio sistematico dei boschi in cui vivono le diverse specie.
Il maschio dell'Ornithoptera paradisea, Nuova Guinea. |
Per contro, alcuni villaggi locali praticano l'allevamento di queste farfalle. Quando negli anni '80 venne proibito il commercio dell'ornitottera della regina Alessandra, le popolazioni dei Papua, che vivevano allevandola e commerciandola, dovettero vendere le loro terre ad un produttore di olio di palma. Ma la nuova coltivazione distrusse gran parte dell'ambiente, portando la specie ancor più vicina al destino dell'estinzione. È quindi meglio incoraggiare un commercio solidale con le popolazioni locali piuttosto che incentivarle a distruggere le foreste per vendere il legname o piantare colture estranee che compromettono l'ambiente circostante.
Ornithoptera alexandrae, proveniente dalla Nuova Guinea, dedicata alla regina Alessandra. |
In generale le Ornithoptera si trovano soltanto nella Regione Indo-Australiana, dalle isole dell'arcipelago indonesiano fino all'Australia settentrionale. In tutto ne sono conosciute almeno 13 specie, ma alcune, come l'ornitottera di Priamo, hanno numerose sottospecie che vivono nelle diverse isole dei vari arcipelaghi.
Riferimenti:
- Panzetti. P., Peruzzo A., Pitton. L., Rosa P., Vercellini G., 2003-2004 - Le farfalle più belle del mondo - Alberto Peruzzo Editore SRL, Milano, 250 pp.
- Peruzzo A., Pitton L., Vercellini G., 2007 - La natura in 1000 forme e colori, vere farfalle da collezione - Alberto Peruzzo Editore & Geoworld Srl, Milano, 180 pp.
- Nell'immagine che rappresenta la mappa e le isole di provenienza dei 3 taxa di Ornithoptera sono stati sostituiti i nomi Ornithoptera priamus e Ornithoptera urvillianus, rispettivamente con Ornithoptera priamus priamus e Ornithoptera priamus urvillianus, in accordo con l'attuale tassonomia della specie.
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