La
Trogonoptera brookiana vive in Malesia, in Thailandia e nelle isole del Borneo e di Sumatra. È stata raccolta per la prima volta nel 1855 nelle foreste nel Nord del Borneo, vicino Sarawak, in Malesia, e negli ultimi anni sono state descritte numerose sottospecie trovate nelle isole al largo di Sumatra.
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Maschio. |
Famiglia: Papilionidae
Sottofamiglia: Papilioninae
Tribù: Troidini
Sia il nome scientifico che quello comune di "farfalla uccello del Rajah Brooke", in inglese Rajah Brooke's Birdwing, derivano dal nome del Capitano Sir James Brooke, che governava la provincia di Sarawak nella metà del XIX secolo. Il famoso naturalista Alfred Russel Wallace catturò nel 1855 i primi esemplari di sesso maschile, mentre la femmina venne scoperta soltanto molti anni dopo nel corso di ulteriori ricerche.
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Femmina di Trogonoptera brookiana albescens. |
I maschi si trovano frequentemente lungo i corsi d'acqua delle foreste pluviali, a quote non particolarmente elevate. Talvolta si osservano a dozzine nei pressi di sorgenti termali o sul fango dei sentieri, soprattutto dove gli animali hanno segnato il loro passaggio urinando; hanno un volo librato e poderoso sin dalle prime ore del mattino fino al tardo pomeriggio. Le femmine, invece, preferiscono ambienti più in quota, fino a 1000 m, e sono solite volteggiare attorno ad alberi fioriti ad altezze superiori a quelle cui volano i maschi, fino a 12 m o ancora più in alto. Sembra inoltre che preferiscano volare nel tardo pomeriggio, quando è possibile vederle nutrirsi sui fuori di
Lantana o
Bauhinia.
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Sul lato inferiore si osservano delicate sfumature blu. |
Le uova sono sferiche, misurano circa 2 mm di diametro e sono di colore giallastro-verde. Il bruco si nutre su una pianta di
Aristolochia e ha un colore nero con tinte scure brune fino a grigiastre e un disegno bianco sul dorso; è inoltre munito di varie protuberanze simili a tentacoli più o meno lunghi.
Tra i generi più importanti dei Troidini vi sono appunto le
Trogonoptera, di cui la
T. brookiana è il più noto rappresentante; le
Troides, caratterizzate dal colore di fondo giallo e nero, con varie sfumature grigie o bianche; le bellissime e gigantesche
Ornithoptera, da molti considerate le farfalle più belle del mondo; le
Atrophaneura, con caratteristici colori rosso e nero e spesso anche con disegni bianchi, tutte presenti nella regione Indo-australiana; ed infine i generi
Parides,
Euryades e
Battus che vivono nel Sud America. Più in generale la tribù dei Troidini comprende oltre 130 specie di provenienza Indo-australiana e Neotropicale, con un unica eccezione per la specie afrotropicale
Pharmacophagus antenor, endemica del Madagascar, che si nutre dell'unica
Aristolochia conosciuta per Africa tropicale, la
A. acuminata.
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Parides aeneas, proveniente dal Brasile. |
Il genere
Trogonoptera comprende solo due specie conosciute: la
brookiana e la
trojana; quest'ultima vive solo nell'isola filippina di Palawan. Per i collezionisti è più difficile possedere esemplari di
T. trojana, perché nell'isola è proibito raccogliere qualsiasi insetto senza un permesso scientifico speciale. Entrambe sono farfalle molto grandi con un'apertura alare che può raggiungere i 17 cm e con ali nera adornate da bande verdi.
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Trogonoptera trojana, proveniente da Palawan |
I maschi di molti Troidini sono caratterizzati da una speciale tasca arrotolata sulle ali posteriori contenente peli odoriferi che liberano nell'aria particolari feromoni al momento del corteggiamento; nei
Parides il maschio vola davanti alla femmina molto lentamente, affinché lei possa recepire i suoi segnali chimici. Ma non in tutti i generi avviene lo stesso comportamento: nel genere affine
Battus, le femmine non possiedono recettori particolarmente sviluppati sulle antenne, così come i maschi hanno peli odoriferi molto ridotti quindi, di conseguenza, il corteggiamento avviene senza una particolare emissione di sostanze chimiche.
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Ornithoptera rothschildi, proveniente dall'isola di Arfak. |
L'altro elemento che caratterizza tutti questi generi è dato dalla particolare forma e colorazione dei bruchi, ricchi di tubercoli su tutta la superficie e con una curiosa formazione simile ad una "sella" di colore chiaro sui segmenti dell'addome; inoltre si cibano tutti sulle piante appartenenti alla famiglia delle Aristolochiaceae.
Come detto prima, tutti i Troidini si cibano, allo stato di larva, delle piante della famiglia delle Aristolochiaceae, che sono famose per le sostanze chimiche tossiche in esse contenute. Queste sostanze vengono assimilate nel corpo dei bruchi e rimangono anche negli adulti dopo la metamorfosi. Le farfalle che possiedono queste sostanze hanno colorazioni ben evidenti, soprattutto con abbinamenti di rosso e nero, giallo e nero, in modo che i predatori sappiano riconoscerle ed evitarle.
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Atrophaneura horishana, proveniente dalle Filippine. |
Molte farfalle appartenenti a questo gruppo sono sempre state considerate dei veri e propri gioielli e, in quanto tali, sono molto ricercate dai collezionisti. Il commercio non controllato di queste specie ha portato al rischio di estinzione alcune popolazioni di Papilionidi, tanto che oggi esistono vere e proprie leggi che ne regolamentano la compravendita. Tutte le farfalle protette in ambito internazionale sono Papilionidi e, tra questi, i Troidini sono i più protetti: tutte le
Trogonoptera, le
Ornithoptera, le
Troides, alcune
Atrophaneura e
Parides sono inserite nelle liste delle specie che vanno salvaguardate per impedire che diventino animali a rischio di estinzione.
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Troides helena cerberus, proveniente dalla Malesia. |
Riferimenti:
- Panzetti. P., Peruzzo A., Pitton. L., Rosa P., Vercellini G., 2003-2004 - Le farfalle più belle del mondo - Alberto Peruzzo Editore SRL, Milano, 250 pp.
- Peruzzo A., Pitton L., Vercellini G., 2007 - La natura in 1000 forme e colori, vere farfalle da collezione - Alberto Peruzzo Editore & Geoworld Srl, Milano, 180 pp.
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