Celate da un fitto strato di scaglie colorate, le venature, o nervature, costituiscono la struttura portante delle ali dei Lepidotteri. Grazie a questi elementi, aventi generalmente sezione cilindrica, farfalle e falene possono vincere l'attrito dell'aria consentendogli di librarsi in volo. Esse forniscono infatti robustezza ed elasticità.
Le venature sono dei veri e propri canali dell'ala che permettono la doppia circolazione dell'aria (trachee) e dell'emolinfa (lacune sanguigne). Ma questi canali vengono irrigati soltanto all'inizio della vita dell'insetto adulto dopo lo sfarfallamento: in seguito, all'estremità delle ali, essi si obliterano rendendo impossibile la circolazione.
In ambito scientifico la struttura delle ali è fondamentale ai fini della classificazione delle specie. Tra tutti i Lepidotteri la disposizione delle venature presenta caratteristiche comuni che sono proprie dell'ordine tassonomico in questione. A livello di famiglia si possono riscontrare delle differenze nella presenza o mancanza di determinate venature.
Per la descrizione delle specie l'uso della terminologia ricopre un ruolo importantissimo. Ad ogni venatura corrisponde un nome, così come ad ogni spazio intermedio, o interspazio. In inglese le venature vengono dette veins, cioè vene. Nella terminologia italiana si ritrovano le definizioni venature o nervature, intese come sinonimi. Tuttavia, in accordo con la terminologia anglosassone (vedi Wikipedia) e l'ultima edizione italiana della Guida delle farfalle d'Europa e Nord Africa curata da Mazzei, risulta più corretto parlare di venature. Ad oggi la terminologia della struttura alare dei Lepidotteri si basa sul sistema ideato da John Comstock e George Needham nel 1898, ovvero il sistema Comstock-Needham. Anche se attualmente vi sono molte varianti nello schema dei nomi della struttura delle ali, l'ispirazione di base rimane sempre la stessa.
Vengono attribuiti diversi nomi alle venature; dalla parte anteriore (margine costale) a quella posteriore (margine interno) le venature principali vengono chiamate:
Subcosta (Sc) - sotto la costola (Subcosta). Non è mai ramificata e si sviluppa parallelamente al margine costale.
Radio (R) - in analogia con un osso dell'avambraccio, il radio (Radius). Si divide in ramificazioni oltre la metà dell'ala, fino a cinque rami nei Papilionidi.
Settore radiale (Rs) - (Radial sector). Presente solo nell'ala posteriore
Media (M) - a metà (Medius). Si tratta della venatura più robusta, si divide in due o tre rami concludenti sul margine esterno.
Cubito (Cu) - in analogia al gomito (Cubitus). Si estende nella regione posteriore dell'ala e si divide in due rami, indicati rispettivamente come Cu1 e Cu2.
Anali (A) - in riferimento alla posizione (Anus). Queste venature, di solito in numero di 2, si sviluppano parallelamente al margine interno (o anale) dell'ala.
Omerale (h) - da humerus, osso noto come omero (Humeral). Venatura trasversale compresa fra la costa e la subcosta. Nella maggior parte delle farfalle l'ala posteriore è provvista di nervatura omerale, tranne che nei Licenidi. L'allargamento dell'area omerale nell'area posteriore si sovrappone con l'ala anteriore. La nervatura omerale rafforza l'area di sovrapposizione dell'ala posteriore.
Il reticolo di venature suddivide l'ala in vari spazi, chiamati interspazi o celle, la cui terminologia deriva dalla venatura anteriore a ciascuno di essi. Per esempio, lo spazio compreso fra la venatura M3 e Cu1 si chiama spazio M3, così come lo spazio tra la venatura Cu2 e 1A si chiama spazio Cu2, eccetera. Dalla base fino all'area centrale dell'ala si sviluppa la cella discale, o cellula discale, uno spazio dell'ala circondato da venature.
Le venature sono dei veri e propri canali dell'ala che permettono la doppia circolazione dell'aria (trachee) e dell'emolinfa (lacune sanguigne). Ma questi canali vengono irrigati soltanto all'inizio della vita dell'insetto adulto dopo lo sfarfallamento: in seguito, all'estremità delle ali, essi si obliterano rendendo impossibile la circolazione.
Venature dell'ala anteriore di Acraea issoria. |
In ambito scientifico la struttura delle ali è fondamentale ai fini della classificazione delle specie. Tra tutti i Lepidotteri la disposizione delle venature presenta caratteristiche comuni che sono proprie dell'ordine tassonomico in questione. A livello di famiglia si possono riscontrare delle differenze nella presenza o mancanza di determinate venature.
Per la descrizione delle specie l'uso della terminologia ricopre un ruolo importantissimo. Ad ogni venatura corrisponde un nome, così come ad ogni spazio intermedio, o interspazio. In inglese le venature vengono dette veins, cioè vene. Nella terminologia italiana si ritrovano le definizioni venature o nervature, intese come sinonimi. Tuttavia, in accordo con la terminologia anglosassone (vedi Wikipedia) e l'ultima edizione italiana della Guida delle farfalle d'Europa e Nord Africa curata da Mazzei, risulta più corretto parlare di venature. Ad oggi la terminologia della struttura alare dei Lepidotteri si basa sul sistema ideato da John Comstock e George Needham nel 1898, ovvero il sistema Comstock-Needham. Anche se attualmente vi sono molte varianti nello schema dei nomi della struttura delle ali, l'ispirazione di base rimane sempre la stessa.
Denominazione delle vene e degli spazi nelle ali di Aporia crataegi, Pieridae. |
Vengono attribuiti diversi nomi alle venature; dalla parte anteriore (margine costale) a quella posteriore (margine interno) le venature principali vengono chiamate:
Subcosta (Sc) - sotto la costola (Subcosta). Non è mai ramificata e si sviluppa parallelamente al margine costale.
Radio (R) - in analogia con un osso dell'avambraccio, il radio (Radius). Si divide in ramificazioni oltre la metà dell'ala, fino a cinque rami nei Papilionidi.
Media (M) - a metà (Medius). Si tratta della venatura più robusta, si divide in due o tre rami concludenti sul margine esterno.
Cubito (Cu) - in analogia al gomito (Cubitus). Si estende nella regione posteriore dell'ala e si divide in due rami, indicati rispettivamente come Cu1 e Cu2.
Anali (A) - in riferimento alla posizione (Anus). Queste venature, di solito in numero di 2, si sviluppano parallelamente al margine interno (o anale) dell'ala.
Omerale (h) - da humerus, osso noto come omero (Humeral). Venatura trasversale compresa fra la costa e la subcosta. Nella maggior parte delle farfalle l'ala posteriore è provvista di nervatura omerale, tranne che nei Licenidi. L'allargamento dell'area omerale nell'area posteriore si sovrappone con l'ala anteriore. La nervatura omerale rafforza l'area di sovrapposizione dell'ala posteriore.
Denominazione delle vene e degli spazi nelle ali di Morpho peleides, famiglia Nymphalidae. |
Il reticolo di venature suddivide l'ala in vari spazi, chiamati interspazi o celle, la cui terminologia deriva dalla venatura anteriore a ciascuno di essi. Per esempio, lo spazio compreso fra la venatura M3 e Cu1 si chiama spazio M3, così come lo spazio tra la venatura Cu2 e 1A si chiama spazio Cu2, eccetera. Dalla base fino all'area centrale dell'ala si sviluppa la cella discale, o cellula discale, uno spazio dell'ala circondato da venature.
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