Universo dei Lepidotteri - Le specie: Hebomoia leucippe

L'Hebomoia leucippe vive nel Sud-Est asiatico e in alcune delle numerose isole che formano la Repubblica Indonesiana. È frequente soprattutto nelle Molucche, a Buru e Seram, dette anche "isole delle spezie", situate nella parte più orientale dell'Indonesia. In alcune delle altre isole dell'arcipelago si sono evolute delle sottospecie, come daemonisleucogyniadetanii, che presentano colorazioni diverse da quella della forma tipica.

Hebomoia leucippe, maschio.

Famiglia: Pieridae
Sottofamiglia: Pierinae
Tribù: Colotini

Farfalla bella ed elegante che, assieme alla congenere Hebomoia glaucippe, rappresenta il pieride di maggiori dimensioni, con un'apertura alare che varia dai 7 ai 10 cm. I suoi nomi comuni, Golden Orange o Wild Orange, derivano dalla caratteristica colorazione del lato superiore delle ali anteriori, completamente arancione, in forte contrasto con quelle posteriori, che sono di un colore giallo vivo. Sull'ala anteriore si osserva una serie di disegni neri e una elegante bordatura lungo i margini esterni, anch'essa di colore nero.

Hebomoia leucippe, lato inferiore.

Nella H. leucippe vi sono delle squame, poste in una particolare area triangolare sulle ali anteriori, che sono pigmentate di rosso, cui si somma un violetto di tipo strutturale che produce un bellissimo riflesso rosa-arancio. Questo effetto non viene catturato dalla macchina fotografica.

Esemplare femmina.

La femmina presenta una colorazione molto più scura sia sulle ali anteriori, che hanno poco arancione, sia sulle posteriori, che sono bordate da un ampio margine nero e hanno una serie di macchie nere simili a quelle che il maschio presenta su quelle anteriori. Il lato inferiore presenta una colorazione tipicamente mimetica; la forma stessa della farfalla, se vista con le ali chiuse in posizione naturale, ricorda quella di una foglia.

Esemplare di Hebomoia glaucippe, proveniente da Ceylon.

Le specie di Hebomoia sono soltanto due, ma la H. glaucippe presenta oltre 30 sottospecie presenti nelle diverse isole della regione indo-australiana, così come anche in India e Cina.

I Pieridi
Quella delle Pieridi è una famiglia ben distribuita in tutto il mondo, comprendente oltre 1000 specie. In ogni regione geografica le Pieridi sono quasi sempre le farfalle più comuni; anche in Italia, per esempio, le cavolaie, maggiore e minore, sono tra le specie più comuni negli orti e spesso anche tra le più dannose, in quanto i loro bruchi si cibano di cavolo, verza e molte altre brassicacee. Una delle caratteristiche della famiglia è rappresentata dalla colorazione delle ali, che sono quasi sempre di colore bianco o giallo, spesso con sfumature di rosso e arancione, e fini disegni neri.

Esemplare di Appias nero proveniente dalle Filippine.

Sono farfalle di dimensioni medio-piccole che raggiungono al massimo i 10 cm di apertura alare solo in alcune specie orientali. Quando le Pieridi sono a riposo appoggiate su qualche fiore o per terra, si possono facilmente distinguere dalle altre farfalle per la posizione dell'addome, che viene completamente coperto dalle ali posteriori.

Da un punto di vista sistematico questa famiglia è suddivisa in 4 sottofamiglie, di cui 3 rappresentate in Italia. Nei nostri prati e boschi, di pianura e di montagna, volano 17 specie quasi totalmente bianche, con delicati motivi giallo-verdi o grigio-neri, mentre 8 sono gialle e arancioni. La sottofamiglia delle Pierinae è la più numerosa sia in Italia che nei tropici ed è divisa nelle tribù Pierini, Antocharidini e Colotini. Questi ultimi si trovano prevalentemente ai tropici e comprendono le farfalle del genere Hebomoia.

Un esemplare di Phoebis philea proveniente dal Brasile; anche questa farfalla, quando ha le ali chiuse, imita i colori e la forma di una foglia.

Farfalle migratrici
Le Pieridi sono buone volatrici e molte specie, oltre 60, sono migratrici, circa 1/4 delle specie migratrici conosciute. Spesso sciami enormi si avventurano volando anche sul mare aperto, andando incontro ad una tragica fine se non trovano un'isola su cui fermarsi e riposare (come accaduto in passato alle Bermuda, ad una distanza di circa 1000 km dal continente). Non bisogna però confondere le specie migratrici con quelle che sono state diffuse in tutto il mondo dall'uomo, come nel caso della Pieris rapae, la nostra comune cavolaia minore, che è stata introdotta accidentalmente dal Nord America attraverso il commercio e il trasporto delle sue piante nutrici.

Una crisalide di Aporia crataegi.

Le pieridi italiane
Una bella farfalla italiana migratrice è la Pontia daplidice; ha più generazioni nel corso di un anno, per cui, da fine febbraio fino ad ottobre, è possibile vederla volare in molti tipi di ambienti fino a 1500 metri di quota. A causa delle diverse condizioni ecologiche, in cui si sviluppano le crisalidi delle varie generazioni, la P. daplidice è caratterizzata da più forme (polimorfismo stagionale) con variazioni nei disegni delle ali.

Un esemplare italiano di Pontia daplidice.

Alcune specie, infatti, possono avere due o più generazioni annuali, come la cavolaia maggiore (Pieris brassicae) che può avere anche fino a 5 generazioni in un solo anno. La pieride italiana più grande è la Aporia crataegi, la cui apertura alare massima si aggira intorno ai 7 cm; negli ultimi decenni le sue popolazioni sono drasticamente diminuite in tutta Europa fino ad estinguersi in Inghilterra a causa dei trattamenti chimici sulle piante nutrici. Anche in Italia non è più così comune come un tempo, quando i suoi bruchi erano temuti per i danni apportati dalle sue larve agli alberi da frutta.


Riferimenti:
  • Panzetti. P., Peruzzo A., Pitton. L., Rosa P., Vercellini G. 2003-2004. Le farfalle più belle del mondo - Alberto Peruzzo Editore SRL, Milano.
  • Peruzzo A., Pitton L., Vercellini G. 2007. La natura in 1000 forme e colori, vere farfalle da collezione - Alberto Peruzzo Editore & Geoworld Srl, Milano.
  • Hebomoia glaucippe formosana - nic.funet.fi

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