Universo dei Lepidotteri - Le specie: Argynnis sagana

L'Argynnis sagana si trova nell'Estremo Oriente, dalla Siberia meridionale fino alla Cina e al Giappone. Ne sono conosciute quattro sottospecie: sagana in Cina, liane in Giappone, relicta negli stati orientali della Russia e paulina nell'Amur.

Damora sagana, maschio.

Famiglia: Nymphalidae
Sottofamiglia: Heliconiinae
Tribù: Argynnini
Genere: Argynnis
Sottogenere: Damora

Questa specie viene chiamata in giapponese Mesu-guro-hyo-mon, cioè femmina dal disegno leopardato nero. La principale caratteristica di questa farfalla è l'eccezionale dimorfismo sessuale. Le ali dei maschi sono arancioni con vari disegni a linee e macchie nere, mentre le ali delle femmine sono interamente nere con macchiette bianche trasversalmente allungate sulle ali anteriori e ampie bande, sempre bianche, su quelle posteriori.

Lato inferiore di un'altro esemplare maschio.

La colorazione del maschio è tipica della tribù degli Argynnini, mentre quella della femmina richiama la colorazione degli Apaturini o dei Limenitidini. Questo spiega perché la prima volta che è stata raccolta la femmina, nel 1851, è stata descritta come una nuova specie distinta dal maschio.

Il bruco all'ultimo stadio di A. sagana è molto bello; è nero con lunghissime spine arancioni su tutto il corpo. Si nutre delle foglie di piante del genere Viola, in particolare delle specie Viola grypoceras, V. verecunda, V. eizanensis e V. uniflora.

Argynnis paphia, la specie affine
In Italia e in tutta la Regione Paleartica, dall'Europa al Giappone, si trova una specie molto simile, la Argynnis paphia. Essa si riconosce per ali anteriori più falcate e per una maggiore presenza di tonalità verde sulle ali posteriori, abbinata a bande bianche di ampiezza più o meno variabile. Inoltre le femmine hanno gli stessi disegni osservabili nei maschi, ma il colore di fondo è più scuro rispetto a questi ultimi.

Argynnis paphia, esemplare femmina proveniente dalle nostre Alpi.

La specie, nota con il nome comune di tabacco di Spagna, o semplicemente pafia, si può osservare in Italia nel periodo estivo da luglio a settembre. Attualmente sembra essere più comune in montagna, sebbene si possa trovare in tutti gli ambienti dove è meno marcata la presenza dell'uomo. I bruchi si nutrono di varie specie di viole e sono in grado di svernare.

Curiosamente, frammiste ad esemplari normali, è possibile trovare alcune femmine con la stessa forma e disegno delle ali, ma con colorazione differente, quasi nera. Questa forma particolare si chiama valesina.


Riferimenti:
  • Peruzzo A., Pitton L., Vercellini G. 2007. La natura in 1000 forme e colori, vere farfalle da collezione - Alberto Peruzzo Editore & Geoworld Srl, Milano.
  • Damora - nic.funet.fi

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