Universo dei Lepidotteri - Le specie: Papilio palinurus

Papilio palinurus vola nel Sud-Est asiatico dalla Birmania alla penisola Malese, dalla Thailandia alle isole del Borneo e di Sumatra. Sono conosciute poche sottospecie, due delle quali sono endemiche delle isole di Palawan e Nias.

Papilio palinurus

Il suo nome comune di "farfalla smeraldo", in questa specie, è dovuto alla splendida colorazione delle ali con bande verdi splendenti e con una moltitudine di squame verdi su tutta la superficie. In realtà il colore delle squame non è propriamente smeraldo, ma ciò che noi ammiriamo è un effetto ottico dato da una combinazione di caratteri strutturali blu iridescenti e pigmentari gialli; il risultato della somma dei due toni origina l'effetto verde smeraldo.

Un'altro esemplare di Papilio palinurus, proveniente dalla Malesia.

Vicino alla base delle code, inoltre, Papilio palinurus presenta due macchiette rosse che imitano degli occhi, per attirare l'attenzione dei predatori su una parte non vitale del corpo. Il lato inferiore delle ali è altamente mimetico, con sfumature di bruno e nero.

Papilio palinurus con le ali distese.

Gli adulti si possono osservare osservare facilmente, perché amano crogiolarsi al sole posizionandosi ad ali aperte sulle foglie degli alberi o anche sulle rocce. Tuttavia è molto difficile catturarli in quanto volano velocemente ed elegantemente tra le foglie della foresta.

La colorazione mimetica della pagina inferiore delle ali di Papilio palinurus.

Il bruco si nutre essenzialmente delle foglie del limone (genere Citrus), ma anche di altre piante: In Malesia, per esempio, è stato osservato sulle foglie di Euodia. Come molte altre specie di Papilionidi, anch'esso, quando viene molestato da un predatore, è in grado di estroflettere un organo biforcuto e maleodorante chiamato osmeterio.

La tribù dei Papilionini
Comprende tutte le specie di Papilio simili a quelle italiane. Non tutte le specie, però, sono gialle e nere e con le code all'estremità delle ali posteriori. Alcune infatti, come la Papilio paris, sono verdi e nere. Altre, come Papilio demoleus, sono gialle e nere, prive di code.

Papilio paris, proveniente dall'India.

P. paris è una farfalla piuttosto comune che vola in India, nel Sud della Cina, in Birmania e in Thailandia, nelle isole di Sumatra, nel Borneo e di Giava. Il suo habitat preferito è la foresta dove gli adulti sono alla perenne ricerca di fuori di lantana e di ibisco; inoltre, numerosi esemplari si possono osservare facilmente mentre sono posati sulla sabbia bagnata per dissetarsi. È più difficile vedere le femmine, perché rimangono nascoste nel sottobosco della foresta alla ricerca delle piante nutrici, soprattutto limoni, ma anche Rutaceae ed ombrellifere.

Le Papilio asiatiche
Sono tantissime le specie e le sottospecie di Papilio presenti in Asia e nella parte orientale della regione Paleartica, ci limiteremo quindi a citarne alcune tra le più comuni e facili da osservare.

In un'ampia regione dell'Asia orientale vola Papilio bianor. La forma tipica di questa specie proviene dalla Cina ed è stata descritta su un esemplare raccolto a Canton. Sono state individuate almeno una decina di sottospecie, le più famose sono: doii nelle isole Kurili, dehaani in Giappone, ganesa dal Nepal all'India settentrionale, stockleyi in Birmania e pinratanai in Thailandia. Due taxon, gladiator e titus, sono considerate come sinonimi di ganesa.

Papilio bianor, proveniente dalla Cina.

P. bianor è indubbiamente una farfalla asiatica di grandi dimensioni, con apertura alare che va da 10 a 12 cm. Le sue ali sono nere, riccamente decorate da numerose squame verde. Le ali posteriori portano due disegni submarginali con squame rosse, violetto o magenta. Il lato ventrale delle ali, invece, ha un colore di fondo marrone che permette una buona mimetizzazione.

Come molte altre farfalle della famiglia dei Papilionidi, la P. bianor ha due code sulle ali posteriori. I due sessi sono molto simili, ma i maschi si possono riconoscere per le aree coperte di peli sul lato superiore delle ali anteriori. Gli adulti volano tra maggio e agosto. Il nome scientifico deriva dalla mitologia greca: Bianor era il figlio di Eracle.

I bruchi di P. bianor presentano un curioso comportamento gregario: quando si nutrono sulla pianta e, durante la notte, preferiscono rimanere uniti in grandi gruppi. Si cibano su diverse piante della famiglia delle Rutaceae, tra cui Euodia, Zanthoxylum, Citrus, Phellodendron e Orixa.

Assieme alla P. bianor, nel suo areale di distribuzione, volano alcune specie molto simili, tra cui Papilio maackii, una specie caratteristica per le sue scaglie verde brillante su fondo nero. Altre specie asiatiche hanno forme e colori simili, come Papilio arcturus, Papilio dialis e Papilio polyctor.

Certe specie si distinguono più facilmente, come nel caso di Papilio helenus, grossa farfalla interamente nera e con due macchie bianco-latte sulle ali posteriori. È presente dall'India e Sri Lanka alle Filippine, dalla Cina fino al Giappone meridionale. È la specie più frequente negli ambienti collinari e si può facilmente osservare ai margini delle foreste o sulle rive dei corsi d'acqua.

Papilio helenus, Indonesia

Un'altra specie interessante è Papilio demoleus, farfalla ad ampissima distribuzione: si trova in tutto il Sud-Est asiatico dall'India fino all'Australia, con l'eccezione del gruppo delle isole del Borneo e di Giava. Sulla catena hymalaiana è stata raccolta ad un'altitudine di circa 3000 m. Nelle aree tropicali vola tutto l'anno con una serie continua di sfarfallamenti, mentre nelle zone più fredde del suo areale ha una sola generazione. Maschi e femmine sono quasi indistinguibili per forma e colore.

Papilio demoleus in accoppiamento.

Al contrario di P. demoleus, la Papilio polytes presenta un netto dimorfismo sessuale; inoltre le femmine sono molto variabili probabilmente perché imitano varie specie velenose come Pachliopta aristolochiaePachliopta hector, che hanno una serie di macchie ocellari rosse e macchie bianche. Altre femmine di P. polytes, invece, hanno la colorazione dei maschi, che sono interamente neri con una banda bianca sul margine delle ali anteriori e sul centro di quelle posteriori. Anche i maschi sono variabili perché possono nascere senza le code delle ali posteriori. Questa specie è ampiamente distribuita in tutto il Sud-Est asiatico; il suo bruco si nutre delle foglie di limone, ma le popolazioni di foresta si nutrono anche di Rutaceae.

Papilio polytes, maschio.

Papilio polytes, femmina.

Parenti delle Papilio
Un genere asiatico affine a Papilio è Pachliopta, composto da poche specie inappetibili che, allo stadio di bruco, si nutrono di piante appartenenti alla famiglia delle aristolochie. Le più famose sono sicuramente P. aristolochiae e P. hector. La prima specie è più comune e diffusa, mentre la seconda è limitata all'India meridionale e allo Sri Lanka.

Pachliopta aristolochiae si nutre del nettare di lantana.

Pachliopta hector, proveniente dall'India.

Altre parenti strette delle Papilio sono le farfalle del genere Graphium, che è ben rappresentato in Asia.


Riferimenti:
  • Peruzzo A., Pitton. L., Rosa P., Vercellini G. 2003-2004. Le farfalle più belle del mondo - Alberto Peruzzo Editore SRL, Milano.
  • Peruzzo A., Pitton L., Vercellini G. 2007. La natura in 1000 forme e colori, vere farfalle da collezione - Alberto Peruzzo Editore & Geoworld Srl, Milano.
  • Papilio - nic.funet.fi

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