Le farfalle appartenenti a questo genere, chiamate comunemente "code di spada", sono presenti nelle regioni tropicali dell'Africa, dell'Asia e dell'Oceania. Ne sono conosciute oltre 100 specie la cui colorazione può variare di molto, così come la forma: molte sulle ali posteriori delle lunghe code, mentre altre ne sono completamente prive. Alcune sono mimi perfetti di farfalle velenose come nel caso di Graphium almansor, specie africana, mimo delle farfalle del genere Amauris. Un'altra specie, questa volta asiatica, Graphium idaeoides, imita perfettamente il danaide Idea leuconoe.
Il genere Graphium è classificato all'interno delle seguenti unità tassonomiche:
Famiglia: Papilionidae
Sottofamiglia: Papilioninae
Tribù: Leptocircini
Farfalle appariscenti
La specie più appariscente è con buona certezza Graphium weiskei, nativa delle zone montuose della Nuova Guinea. La sua colorazione della pagina superiore infatti mostra macchie la cui tonalità va dal verde al blu-violetto, su di un fondo nero.
Un'altra specie, Graphium androcles, ha delle code lunghissime, addirittura più lunghe delle ali posteriori da cui si sviluppano. Questa farfalla è comunemente chiamata dagli inglesi Giant Swordtail (letteralmente "coda di spada gigante"), per via della sua apertura alare tutt'altro che modesta, con femmine che possono superare tranquillamente gli 11 cm.
Tra le specie più belle e comuni vi è anche Graphium agamemnon, nativa del sud-est asiatico. Le ali sono nere con macchie giallo-verdastre e piccole code sulle ali posteriori. È una farfalla instancabile, dal volo veloce e sicuro. Anche quando si nutre sui suoi fiori preferiti continua ad agitare le ali incessantemente. Un tempo si trovava solo nelle regioni ricche di foreste, ma la sua pianta nutrice, Polyalthia longifolia, viene attualmente utilizzata come pianta ornamentale e la farfalla ha così colonizzato nuovi ambienti in pianura, nei giardini e nelle aree urbane.
In Africa vive una specie relativamente simile a G. agamemnon, con un'unica evidente differenza: le lunghe code appuntite sulle ali posteriori. Si tratta di Graphium policenes, farfalla comune che presenta generazioni continue durante i mesi più caldi.
Graphium sarpedon
È una farfalla comune e ampiamente diffusa in Asia fino all'Australia. Ne sono conosciute almeno 18 sottospecie in tutto il suo areale, tra cui: sarpedon e teredon rispettivamente in India e Ceylon, semifasciatum in Cina, connectens a Taiwan, nipponus in Giappone, messogis nelle isole Aru e choredon in Australia.
Si tratta di una specie molto comune e ad ampio areale, di conseguenza ha nomi comuni diversi a seconda della località in cui si trova e dei dialetti locali. I nomi più comuni e diffusi sono due: Common Bluebottle, per via della forma e della splendida colorazione delle ali e Blue Triangle, per via della posizione che assume quando si posa per riposarsi o nutrirsi. I maschi si distinguono dalle femmine grazie ad alcuni peli scuri posti sul lato interno delle ali posteriori, meglio noti come peli androconiali, utili per liberare feromoni nell'aria e farsi riconoscere dalle femmine.
G. sarpedon preferisce gli ambienti umidi della foresta pluviale, soprattutto quelli al di sotto dei 1600 m. A queste altitudini si può ammirare in volo attorno alle cime degli alberi.
Ha un volo veloce ed è capace di repentini cambi di direzione che la rendono difficile da catturare, anche per i migliori predatori. I maschi si possono osservare in gruppo ai margini delle pozzanghere, lungo le strade sterrate, vicino agli escrementi o alle carcasse di animali. Di rado si ferma per riposare e, anche quando si nutre, posiziona le ali al di sopra del corpo e le lascia vibrare continuamente.
Ciclo vitale: l'uovo viene deposto singolarmente sulla foglia della pianta nutrice. I bruchi si nutrono a spese di più piante della famiglia delle Lauraceae, Myrtaceae, Sapotaceae e Rutaceae; una delle più appetite è l'albero della canfora (Cinnamomum camphora). Il bruco si nutre inizialmente rimanendo protetto sotto la pagina inferiore delle foglie, di cui imita il colore. In seguito, invece, assume una colorazione più vivace con un verde brillante e una linea bianca alla base delle pseudozampe.
Se disturbato emette dal capo un grosso osmeterio giallo, organo di difesa che secerne un forte odore sgradevole. La crisalide è verde, per cui si mimetizza tra le foglie. Gli adulti sfarfallano da maggio ad agosto ed anche in un periodo dell'anno più allargato, a seconda della latitudine, e possono avere da due a più generazioni.
Graphium doson
È una specie piuttosto comune in tutto il sud-est asiatico. La forma tipica vive sull'isola di Ceylon, ma ne sono conosciute 15 sottospecie diffuse su un vastissimo areale. Alcune di queste sono: eleius nell'India meridionale, evemonides nella penisola malese, nelle isole di Giava, Sumatra, Borneo e Filippine, postianus a Taiwan e nelle Filippine, oltre ad altre sottospecie endemiche di piccole isole.
Viene comunemente chiamata Common Jay. È tipica dell'isola di Ceylon, dove vola nelle regioni a bassa quota, raramente fino a 600 m. Esiste un dimorfismo stagionale tra gli esemplari che sfarfallano nella stagione umida e in quella secca. Le prime hanno ali più grandi, i cui disegni sono più larghi e di colore verde ancor più pallido rispetto alla norma.
Come per G. sarpedon i maschi si trovano spesso in gran numero attorno alle pozze, lungo le strade sterrate o lungo i torrenti. Le femmine si possono osservare in volo circolare attorno alle piante nutrici, intente a cercare il punto migliore dove deporre le uova.
Ciclo vitale: i bruchi si nutrono su varie piante, soprattutto Anonaceae e Lauraceae come Desmos cochinchinensis, Uvaria microcarpa, Magnolia × alba (sinonimo Michelia alba), piante del genere Annosa, Polyalthia, Melodorum (sinonimo Rauwenhoffia), Mitrephora, Diplogottis e Cinnamomum. Sia i bruchi, vivacemente colorati, che le crisalidi, mimetiche ed uniformemente verdi, sono vittime di un gran numero di parassiti, soprattutto Imenotteri appartenenti ai Calcididi e Braconidi. Tali parassiti limitano fortemente le popolazioni locali.
Graphium nomius
Vola nell'India meridionale ed orientale (incluse le regioni del Sikkim e Assam), in Sri Lanka e in Nepal, Bangladesh, Birmania, Thailandia, Vietnam e Laos. Ne sono conosciute due sottospecie, oltre a quella nominotipica: swinhoei in India, Thailandia e Indo-Cina e hainana, endemica di Hainan.
Il nome comune è Spot Swordtail e significa "con le code a spada", tipico nome anglosassone abbinato alle farfalle del genere Graphium aventi lunghe code. Il nome prende anche origine dalla bella linea composta da macchiette (spots) lungo il margine delle ali.
Appare simile all'affine Graphium antiphates, dalla quale si distingue per l'elegante livrea della pagina superiore delle ali, con disegni più scuri ed elaborati. G. nomius ha un'apertura alare che varia tra 6 e 8 cm. Le sue ali posteriori sono caratterizzate da lunghe code nere e, sul lato ventrale, hanno una lunga serie di macchie rosse mediane.
In genere si trova nelle foreste, tra gli arbusti e sulle colline. È comune specialmente sotto i 1000 m di altitudine, ma si può trovare anche sopra a questa quota.
Abitudini: si tratta di una farfalla tipica e diffidente, difficile da avvicinare. Spesso vola in prossimità del suolo. Ha un volo veloce e attento, pronto a cambiare direzione a seconda dei pericoli. Spesso la si può osservare sui fiori mentre è intenta a nutrirsi di nettare, di cui è assai ghiotta. Talvolta si possono vedere più esemplari volare assieme attorno ai fiori delle piante, ma si possono trovare anche lungo i sentieri, sul terreno umido e attorno alle pozzanghere. Si scalda rimanendo con le ali parzialmente aperte, quando posata. In Sri Lanka è considerata una specie migratrice.
Ciclo vitale: le uova sferiche, giallastre e debolmente lucenti, vengono deposte singolarmente sulle piante del genere Miliusa (famiglia delle Anonaceae), sulla pagina superiore delle foglie giovani. I bruchi, neri con bande trasversali bianche, si nutrono prevalentemente durante la notte. Essi hanno anche un paio di spine sui segmenti toracici e anali, oltre ad un osmeterio di colore verde.
Graphium glycerion
È una specie che vive nell'Asia meridionale. La forma tipica vola in Cina, nel Laos e nelle regioni settentrionali dell'India, della Thailandia e del Vietnam. Ne sono note 3 sottospecie, oltre a quella tipica: caschmirensis nel Nord-Ovest dell'India, kimurai e phangana, entrambe limitate nel Nord della Thailandia. Il nome di quest'ultima deriva dalla località di Fang, vicino a Chiang Mai.
Viene comunemente chiamata dagli anglosassoni Spectacle Swordtail, che significa "farfalla dalle spettacolari code a forma di spada". Ha un volo elegante e delicato. Si osserva facilmente attorno alle pozzanghere lungo le strade sterrate, dove può formare grandi assembramenti con dozzine di esemplari.
Non vi sono ancora informazioni attendibili sugli stadi giovanili di questa specie.
Riferimenti:
Graphium codrus, India. |
Il genere Graphium è classificato all'interno delle seguenti unità tassonomiche:
Famiglia: Papilionidae
Sottofamiglia: Papilioninae
Tribù: Leptocircini
Graphium wallacei, Nuova Guinea. |
Farfalle appariscenti
La specie più appariscente è con buona certezza Graphium weiskei, nativa delle zone montuose della Nuova Guinea. La sua colorazione della pagina superiore infatti mostra macchie la cui tonalità va dal verde al blu-violetto, su di un fondo nero.
Graphium weiskei, proveniente dalla Nuova Guinea. |
Un'altra specie, Graphium androcles, ha delle code lunghissime, addirittura più lunghe delle ali posteriori da cui si sviluppano. Questa farfalla è comunemente chiamata dagli inglesi Giant Swordtail (letteralmente "coda di spada gigante"), per via della sua apertura alare tutt'altro che modesta, con femmine che possono superare tranquillamente gli 11 cm.
Graphium androcles, proveniente da Celebes. |
Tra le specie più belle e comuni vi è anche Graphium agamemnon, nativa del sud-est asiatico. Le ali sono nere con macchie giallo-verdastre e piccole code sulle ali posteriori. È una farfalla instancabile, dal volo veloce e sicuro. Anche quando si nutre sui suoi fiori preferiti continua ad agitare le ali incessantemente. Un tempo si trovava solo nelle regioni ricche di foreste, ma la sua pianta nutrice, Polyalthia longifolia, viene attualmente utilizzata come pianta ornamentale e la farfalla ha così colonizzato nuovi ambienti in pianura, nei giardini e nelle aree urbane.
Graphium agamemnon, proveniente da Ceylon. |
In Africa vive una specie relativamente simile a G. agamemnon, con un'unica evidente differenza: le lunghe code appuntite sulle ali posteriori. Si tratta di Graphium policenes, farfalla comune che presenta generazioni continue durante i mesi più caldi.
Graphium policenes |
Graphium sarpedon
È una farfalla comune e ampiamente diffusa in Asia fino all'Australia. Ne sono conosciute almeno 18 sottospecie in tutto il suo areale, tra cui: sarpedon e teredon rispettivamente in India e Ceylon, semifasciatum in Cina, connectens a Taiwan, nipponus in Giappone, messogis nelle isole Aru e choredon in Australia.
Graphium sarpedon, lato superiore. |
Si tratta di una specie molto comune e ad ampio areale, di conseguenza ha nomi comuni diversi a seconda della località in cui si trova e dei dialetti locali. I nomi più comuni e diffusi sono due: Common Bluebottle, per via della forma e della splendida colorazione delle ali e Blue Triangle, per via della posizione che assume quando si posa per riposarsi o nutrirsi. I maschi si distinguono dalle femmine grazie ad alcuni peli scuri posti sul lato interno delle ali posteriori, meglio noti come peli androconiali, utili per liberare feromoni nell'aria e farsi riconoscere dalle femmine.
Graphium sarpedon, lato inferiore |
G. sarpedon preferisce gli ambienti umidi della foresta pluviale, soprattutto quelli al di sotto dei 1600 m. A queste altitudini si può ammirare in volo attorno alle cime degli alberi.
Ha un volo veloce ed è capace di repentini cambi di direzione che la rendono difficile da catturare, anche per i migliori predatori. I maschi si possono osservare in gruppo ai margini delle pozzanghere, lungo le strade sterrate, vicino agli escrementi o alle carcasse di animali. Di rado si ferma per riposare e, anche quando si nutre, posiziona le ali al di sopra del corpo e le lascia vibrare continuamente.
Graphium anthedon milon, proveniente dalle Filippine. La specie è strettamente imparentata con la congenere sarpedon. |
Ciclo vitale: l'uovo viene deposto singolarmente sulla foglia della pianta nutrice. I bruchi si nutrono a spese di più piante della famiglia delle Lauraceae, Myrtaceae, Sapotaceae e Rutaceae; una delle più appetite è l'albero della canfora (Cinnamomum camphora). Il bruco si nutre inizialmente rimanendo protetto sotto la pagina inferiore delle foglie, di cui imita il colore. In seguito, invece, assume una colorazione più vivace con un verde brillante e una linea bianca alla base delle pseudozampe.
Se disturbato emette dal capo un grosso osmeterio giallo, organo di difesa che secerne un forte odore sgradevole. La crisalide è verde, per cui si mimetizza tra le foglie. Gli adulti sfarfallano da maggio ad agosto ed anche in un periodo dell'anno più allargato, a seconda della latitudine, e possono avere da due a più generazioni.
Graphium doson
È una specie piuttosto comune in tutto il sud-est asiatico. La forma tipica vive sull'isola di Ceylon, ma ne sono conosciute 15 sottospecie diffuse su un vastissimo areale. Alcune di queste sono: eleius nell'India meridionale, evemonides nella penisola malese, nelle isole di Giava, Sumatra, Borneo e Filippine, postianus a Taiwan e nelle Filippine, oltre ad altre sottospecie endemiche di piccole isole.
Graphium doson |
Viene comunemente chiamata Common Jay. È tipica dell'isola di Ceylon, dove vola nelle regioni a bassa quota, raramente fino a 600 m. Esiste un dimorfismo stagionale tra gli esemplari che sfarfallano nella stagione umida e in quella secca. Le prime hanno ali più grandi, i cui disegni sono più larghi e di colore verde ancor più pallido rispetto alla norma.
Come per G. sarpedon i maschi si trovano spesso in gran numero attorno alle pozze, lungo le strade sterrate o lungo i torrenti. Le femmine si possono osservare in volo circolare attorno alle piante nutrici, intente a cercare il punto migliore dove deporre le uova.
Ciclo vitale: i bruchi si nutrono su varie piante, soprattutto Anonaceae e Lauraceae come Desmos cochinchinensis, Uvaria microcarpa, Magnolia × alba (sinonimo Michelia alba), piante del genere Annosa, Polyalthia, Melodorum (sinonimo Rauwenhoffia), Mitrephora, Diplogottis e Cinnamomum. Sia i bruchi, vivacemente colorati, che le crisalidi, mimetiche ed uniformemente verdi, sono vittime di un gran numero di parassiti, soprattutto Imenotteri appartenenti ai Calcididi e Braconidi. Tali parassiti limitano fortemente le popolazioni locali.
Graphium nomius
Vola nell'India meridionale ed orientale (incluse le regioni del Sikkim e Assam), in Sri Lanka e in Nepal, Bangladesh, Birmania, Thailandia, Vietnam e Laos. Ne sono conosciute due sottospecie, oltre a quella nominotipica: swinhoei in India, Thailandia e Indo-Cina e hainana, endemica di Hainan.
Graphium nomius, lato superiore |
Il nome comune è Spot Swordtail e significa "con le code a spada", tipico nome anglosassone abbinato alle farfalle del genere Graphium aventi lunghe code. Il nome prende anche origine dalla bella linea composta da macchiette (spots) lungo il margine delle ali.
Graphium nomius, lato inferiore. |
Appare simile all'affine Graphium antiphates, dalla quale si distingue per l'elegante livrea della pagina superiore delle ali, con disegni più scuri ed elaborati. G. nomius ha un'apertura alare che varia tra 6 e 8 cm. Le sue ali posteriori sono caratterizzate da lunghe code nere e, sul lato ventrale, hanno una lunga serie di macchie rosse mediane.
Graphium antihpates, proveniente dalla Malesia. |
Lato inferiore di G. antiphates, anch'esso proveniente dalla Malesia. |
In genere si trova nelle foreste, tra gli arbusti e sulle colline. È comune specialmente sotto i 1000 m di altitudine, ma si può trovare anche sopra a questa quota.
Abitudini: si tratta di una farfalla tipica e diffidente, difficile da avvicinare. Spesso vola in prossimità del suolo. Ha un volo veloce e attento, pronto a cambiare direzione a seconda dei pericoli. Spesso la si può osservare sui fiori mentre è intenta a nutrirsi di nettare, di cui è assai ghiotta. Talvolta si possono vedere più esemplari volare assieme attorno ai fiori delle piante, ma si possono trovare anche lungo i sentieri, sul terreno umido e attorno alle pozzanghere. Si scalda rimanendo con le ali parzialmente aperte, quando posata. In Sri Lanka è considerata una specie migratrice.
Ciclo vitale: le uova sferiche, giallastre e debolmente lucenti, vengono deposte singolarmente sulle piante del genere Miliusa (famiglia delle Anonaceae), sulla pagina superiore delle foglie giovani. I bruchi, neri con bande trasversali bianche, si nutrono prevalentemente durante la notte. Essi hanno anche un paio di spine sui segmenti toracici e anali, oltre ad un osmeterio di colore verde.
Graphium glycerion
È una specie che vive nell'Asia meridionale. La forma tipica vola in Cina, nel Laos e nelle regioni settentrionali dell'India, della Thailandia e del Vietnam. Ne sono note 3 sottospecie, oltre a quella tipica: caschmirensis nel Nord-Ovest dell'India, kimurai e phangana, entrambe limitate nel Nord della Thailandia. Il nome di quest'ultima deriva dalla località di Fang, vicino a Chiang Mai.
Graphium glycerion |
Viene comunemente chiamata dagli anglosassoni Spectacle Swordtail, che significa "farfalla dalle spettacolari code a forma di spada". Ha un volo elegante e delicato. Si osserva facilmente attorno alle pozzanghere lungo le strade sterrate, dove può formare grandi assembramenti con dozzine di esemplari.
Lato inferiore di un esemplare cinese. |
Non vi sono ancora informazioni attendibili sugli stadi giovanili di questa specie.
Riferimenti:
- Peruzzo A., Pitton. L., Rosa P., Vercellini G. 2003-2004. Le farfalle più belle del mondo - Alberto Peruzzo Editore SRL, Milano.
- Peruzzo A., Pitton L., Vercellini G. 2007. La natura in 1000 forme e colori, vere farfalle da collezione - Alberto Peruzzo Editore & Geoworld Srl, Milano.
- Graphium - nic.funet.fi
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