Come organizzare e impostare al meglio una collezione di Lepidotteri

Il modo in cui gli esemplari sono ordinati nelle scatole entomologiche definisce la qualità e la tipologia della collezione. È sempre buona cosa, specialmente per i lepidotterologi principianti, iniziare ad impostare il proprio materiale secondo determinati criteri. Questi possono essere la regione geografica o l'ordine filogenetico. Generalmente una collezione di Lepidotteri può essere divisa in due sezioni. La prima riguarda la collezione vera e propria, dove gli esemplari sono sistemati secondo un certo criterio gerarchico. La seconda sezione prevede scatole in cui i nuovi arrivi vengono sistemati a magazzino, in attesa di essere spostati nella loro locazione definitiva.

Scatola magazzino piena di esemplari da inserire in collezione.

Le collezioni a carattere scientifico di solito rappresentano la fauna di una o più aree geografiche, piuttosto che singole famiglie o gruppi tassonomici, come singole famiglie, Ropaloceri o Eteroceri, eccetera.

Un limite fondamentale riguarda senza dubbio lo spazio: un conto è avere 2000 esemplari sistemati in 200 scatole, un'altro conto è averne sempre 2000, ma contenuti in 50 scatole. Sarà lo spazio, di fatto, a dare limite alla vostra libertà di organizzazione.

Partendo dall'inizio, cioè a scatola vuota, dovrete decidere se raggruppare i vostri esemplari in righe o colonne. Questo è molto importante, poiché il modo in cui il materiale è raggruppato darà forma alla collezione. Se scegliete le righe, dovrete mantenere le righe; stesso discorso per le colonne. Per una questione di praticità, consiglio di raggruppare tutto in colonne, con i cartellini di determinazione sempre in alto rispetto agli esemplari.

Ecco uno schema di organizzazione a colonne, con cartellini di determinazione in alto:


L'ordine di lettura è dall'alto verso il basso, laddove viene data priorità al cartellino di determinazione, cui seguono tutti quegli esemplari determinati con certezza. Così facendo, come illustrato qui sopra, al di sotto del cartellino della specie#1 troveremo in sequenza tutti gli esemplari determinati come specie#1, così come per la specie#2 e la specie#3. Sconsiglio di mettere i cartellini in basso, poiché questi andranno continuamente spostati nel caso vi siano delle nuove aggiunte.

Minuscola collezione di Esperidi organizzata in colonne.

Di collezioni di Lepidotteri se ne possono fare di tutti i tipi, tenendo sempre ben presente che, qualunque collezione privata, se costruita con cura e criterio, può dare un valido contributo allo studio di questi insetti. Una collezione a fini prettamente estetici, che prescinda dai dati di raccolta e dalla determinazione, non avrà alcun valore scientifico, risultando di fatto una raccolta fine a se stessa.

Dal punto di vista tecnico una buona collezione ha un suo valore se gli esemplari che la compongono, conservati in scatole dall'ottima tenuta ermetica, sono ben preparati ed accompagnati da cartellini precisi. Qualsiasi tipo di collezione decidiate di realizzare raccomando di seguire sempre, per quanto possibile, un criterio filogenetico, che tenga conto del legame di parentela tra le varie specie. Ciò vi sarà molto utile per avere una visione d'insieme dei caratteri propri di determinati gruppi tassonomici come il genere, il sottogenere e la famiglia.

Papilionidi di provenienza Paleartico-Indomalese.

Alla fine dei conti la scelta di impostare la propria collezione in un modo piuttosto che un'altro è soggettiva. C'è chi colleziona solamente specie di una singola famiglia, o chi raccoglie un po di tutto. C'è chi invece colleziona farfalle di una ristretta area geografica, quale può essere una vallata o un paesino di campagna. A prescindere dal tipo di collezione che si sceglie di costruire, sarà fondamentale che ciascun esemplare sia provvisto di cartellino.

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